L’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) ha pubblicato nei giorni scorsi sul suo sito istituzionale il Rapporto "Using face masks in the community - Reducing COVID-19 transmission from potentially asymptomatic or pre-symptomatic people through the use of face masks " in cui si forniscono indicazioni sull’idoneità dell’uso delle mascherine facciali di tipo medico (chirurgiche o altro dispositivo medico) e di tipo non medico nelle persone non malate per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus nella comunità da parte di chi è in fase presintomatica o asintomatica.
Nelle conclusioni del Rapporto l’ECDC evidenzia in particolare che:
L'uso di mascherine facciali di tipo medico (chirurgiche o altro dispositivo medico) da parte degli operatori sanitari deve avere la priorità sull'uso delle mascherine nella comunità.
L'uso di mascherine facciali in pubblico può servire come mezzo di controllo per ridurre la diffusione dell'infezione nella comunità minimizzando l'escrezione di goccioline respiratorie da individui infetti che non hanno ancora sviluppato sintomi o che rimangono asintomatici. Non è noto quanto l'uso delle mascherine facciali nella comunità possa contribuire a una riduzione della trasmissione oltre alle altre contromisure.
L'uso di mascherine facciali nella comunità potrebbe essere preso in considerazione specialmente quando si visitano spazi affollati e chiusi, come negozi di alimentari, centri commerciali o quando si utilizzano i mezzi pubblici, ecc.
Si potrebbe prendere in considerazione l'uso di mascherine facciali non mediche realizzate con vari tessuti, specialmente se - a causa di problemi di fornitura - le mascherine mediche devono essere utilizzate prioritariamente come dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori sanitari. A supporto dell'uso di mascherine non mediche come mezzo di controllo della fonte ci sono prove indirette e limitate.
L'uso di mascherine facciali nella comunità dovrebbe essere considerato solo come una misura complementare e non in sostituzione delle misure preventive consolidate, come, ad esempio, il distanziamento fisico, l’igiene respiratoria (tra cui tossire o starnutire in un fazzoletto monouso o nella piega del gomito per evitare di trasmettere agli altri le goccioline con le secrezioni respiratorie), l’igiene meticolosa delle mani e l’evitare di toccarsi con le mani il viso, il naso, gli occhi e la bocca.
L'uso appropriato e corretto delle mascherine facciali è fondamentale affinché la misura sia efficace e può essere migliorato attraverso campagne educative.
Le raccomandazioni sull'uso delle mascherine facciali nella comunità dovrebbero tenere attentamente conto delle lacune delle prove di efficacia, della situazione dell'offerta e dei potenziali effetti collaterali negativi.
Fonte: Ministero della salute
Le mense riservate al personale adibito ai servizi essenziali, come appunto la trasformazione e la vendita al dettaglio di generi alimentari, devono rimanere aperte.
Anche all’interno delle mense devono essere mantenuti elevati standards, secondo le misure indicate dall’OMS:
Mantenimento di una distanza fisica di almeno 1 metro tra un individuo e altri lavoratori, anche
nella disposizione dei posti a sedere;
Maggiore arco di tempo per il servizio mensa per scaglionare l’accesso al personale;
Limitare il più possibile il contatto fisico non essenziale;
Affissione di avvisi visibili per il personale per promuovere l'igiene delle mani e l'allontanamento fisico;
Procedure di pulizia e disinfezione per attrezzature, locali e superfici di contatto (ripiani, pinze, utensili di servizio, espositori self-service aperti, maniglie delle porte).
I programmi di prerequisiti (PRP) delle imprese alimentari dovranno includere delle linee guida per la gestione della malattia del personale nei locali dell’impresa alimentari, dalla segnalazione della malattia al ritorno al lavoro a guarigione avvenuta.
Un’adeguata ed anticipata segnalazione della malattia può impedire la trasmissione di COVID-19 nel luogo di lavoro, motivo per cui dovrebbe avvenire per telefono.
In fase di sintomi...
Il lavoratore che non si sente bene e presenta sintomi da nuovo coronavirus non dovrebbe presentarsi al lavoro e consultare un medico; nel caso in cui i sintomi compaiano sul luogo di lavoro, dovrebbe essere immediatamente isolato in un'area lontana da altre persone.
In attesa del consiglio medico (secondo le linee guida nazionali per la segnalazione di casi sospetti di COVID-19) o di essere rimandato a casa, non dovrebbe entrare in contatto con persone o superfici. Opportuno avvisarlo di coprire
bocca e naso quando tossisce o starnutisce, smaltendo il fazzoletto di carta in un bidone con coperchio; in assenza di fazzolettino, dovrà usare l’incavo del gomito.
Tutte le superfici con cui il dipendente infetto è entrato in contatto devono essere pulite con disinfettanti a base di alcool in concentrazioni del 70-80% o cloro. Tutto il personale dovrebbe lavarsi accuratamente le mani per 20 secondi con acqua e sapone dopo ogni contatto con qualcuno che non si sente bene con sintomi compatibili con l'infezione da coronavirus.
...e in caso di malattia.
Nel caso in cui sia confermato il contagio di un lavoratore, andranno informati tutti i “contatti stretti” perché possano adottare a loro volta le misure per ridurre al minimo l'ulteriore rischio di diffusione (quarantena a casa per 14 giorni).
L’OMS cita alcuni esempi di contatti nell'impresa alimentare:
- qualsiasi dipendente che era in contatto diretto o fisico;
- qualsiasi dipendente che si trovasse entro 1 metro dal caso confermato;
- chiunque abbia pulito i liquidi corporei senza DPI adeguati (ad es. guanti, tuta, indumenti protettivi);
- dipendenti dello stesso gruppo di lavoro o gruppo di lavoro del caso confermato e qualsiasi dipendente che vive nella stessa famiglia di un caso confermato.
L'organizzazione dei dipendenti in piccoli team o gruppi di lavoro, come prima indicato, contribuirà a ridurre al minimo l'interruzione del lavoro, essendo sconsigliata la chiusura completa del posto di lavoro.
IMPORTANTE: L'OMS raccomanda che un caso confermato possa uscire dall’isolamento (e quindi tornare al lavoro) quando non ci sono sintomi e con due test PCR negativi a distanza di almeno 24 ore.
Anche il settore della vendita al dettaglio di generi alimentari dovrà seguire analoghi standards.
“Misure come il lavaggio frequente delle mani, l'utilizzo di disinfettanti per le mani e di indumenti protettivi, ed una buona igiene respiratoria ridurranno il rischio di diffusione della malattia”.
I datori di lavoro dovrebbero sottolineare l'importanza di tali pratiche, informando il personale dei sintomi e delle pratiche in caso di sintomi.
Il mantenimento del distanziamento fisico nei locali alimentari al dettaglio è fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione della malattia.
L’OMS indica le misure pratiche che di seguito di riportano:
1. Regolamentare il numero di clienti che entrano nel negozio al dettaglio per evitare il sovraffollamento;
2. Posizionare cartelli nei punti di ingresso per richiedere ai clienti di non entrare nel negozio in caso di malessere o con sintomi COVID-19;
3. Gestire il controllo delle code con i consigli sulla distanza fisica sia all'interno che all'esterno dei negozi;
4. Fornire disinfettanti per le mani, disinfettanti spray e salviette di carta usa e getta nei punti di ingresso del negozio;
5. Usare segni distintivi sul pavimento all'interno del negozio per facilitare il rispetto del distanziamento fisico, in particolare nelle aree più affollate, come banconi di servizio e casse;
6. Fare annunci regolari per ricordare ai clienti di seguire i consigli di distanziamento fisico e di lavarsi le mani regolarmente;
7. Installare barriere in plexiglass davanti a casse e banconi come ulteriore livello di protezione per il personale;
8. Incoraggiare l'uso di pagamenti senza contatto;
9. Affiggere cartelli con i consigli per la pulizia delle proprie borse della spesa prima di ogni utilizzo.
10. Fornire salviette (o altre forme di sanificazione) ai clienti per pulire le maniglie dei carrelli e dei cestini della spesa oppure incaricare il personale di disinfettare le maniglie dei carrelli della spesa dopo ogni utilizzo;
11. Lavare e sanificare frequentemente gli strumenti come mestoli, tenaglie e supporti per condimenti;
12. Mantenere le porte aperte ove possibile per ridurre al minimo il contatto.
MISURE DI ACCESSO AL CREDITO PER LE IMPRESE
Art.1 Misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese
Art.2 Misure per il sostegno all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti delle imprese
Art.3 SACE S.p.A.
MISURE URGENTI PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ DELLE IMPRESE COLPITE DALL’EMERGENZA COVID-19
Art.4 Sottoscrizione contratti e comunicazioni in modo semplificato
Art.5 Differimento dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14
Art.6 Disposizioni temporanee in materia di riduzione del capitale
Art.7 Disposizioni temporanee sui principi di redazione del bilancio
Art.8 Disposizioni temporanee in materia di finanziamenti alle società
Art.9 Disposizioni in materia di concordato preventivo e di accordi di ristrutturazione
Art.10 Disposizioni temporanee in materia di ricorsi e richieste per la dichiarazione di fallimento e dello stato di insolvenza
Art.11 Sospensione dei termini di scadenza dei titoli di credito
Art.12 Fondo solidarietà mutui “prima casa”, cd. “Fondo Gasparrini
Art.13 Fondo centrale di garanzia PMI
Art.14 Finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo per le esigenze di liquidità e concessione di contributi in conto interessi sui finanziamenti
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ESERCIZIO DI POTERI SPECIALI NEI SETTORI DI RILEVANZA STRATEGICA
Art.15 Modifiche all’articolo 4-bis, comma 3, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito con modificazioni dalla legge 18 novembre 2019, n. 133
Art.16 Modifiche al decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito con modificazioni dalla legge 11 maggio 2012, n. 56
Art.17 Modifiche all’articolo 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58
MISURE FISCALI E CONTABILI
Art.18 Sospensione di versamenti tributari e contributivi
Art.19 Proroga sospensione ritenute sui redditi di lavoro autonomo e sulle provvigioni inerenti rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d’affari
Art.20 Metodo previsionale acconti giugno
Art.21 Rimessione in termini per i versamenti
Art.22 Disposizioni relative ai termini di consegna e di trasmissione telematica della Certificazione Unica 2020
Art.23 Proroga dei certificati di cui all’articolo 17-bis, comma 5, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, emessi nel mese di febbraio 2020
Art.24 Termini agevolazioni prima casa
Art.25 Assistenza fiscale a distanza
Art.26 Semplificazioni per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche
Art.27 Cessione gratuita di farmaci ad uso compassionevole
Art.28 Modifiche all’articolo 32-quater del decreto-legge n. 124 del 2019
Art.29 Disposizioni in materia di processo tributario e notifica degli atti sanzionatori relativi al contributo unificato e attività del contenzioso degli enti impositori
Art.30 Credito d’imposta per l’acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro
Art.31 Potenziamento dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli
Art.32 Misure urgenti per l’avvio di specifiche funzioni assistenziali per l’emergenza COVID-19
Art.33 Proroga organi e rendiconti
Art.34 Divieto di cumulo pensioni e redditi
Art.35 Pin Inps
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TERMINI PROCESSUALI E PROCEDIMENTALI
Art.36 Termini processuali in materia di giustizia civile, penale, amministrativa, contabile, tributaria e militare
Art.37 Termini dei procedimenti amministrativi e dell’efficacia degli atti amministrativi in scadenza
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SALUTE E DI LAVORO
Art.38 Disposizioni urgenti in materia contrattuale per la medicina convenzionata
Art.39 Procedure semplificate per le pratiche e attrezzature medico-radiologiche
Art.40 Disposizioni urgenti materia di sperimentazione dei medicinali per l’emergenza epidemiologica da COVID
Art.41 Disposizioni in materia di lavoro
Art.42 Disposizioni urgenti per disciplinare il Commissariamento dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali
Art.43 Disposizioni finanziarie
Art.44 Entrata in vigore
Nel documento allegato i dettagli degli argomenti anticipati:
L’attuale situazione di emergenza pandemica dovuta alla diffusione mondiale dell’infezione da nuovo coronavirus ha fatto assumere al Governo italiano delle misure di contenimento per contrastare la diffusione del virus in Italia che prevedono la riduzione degli spostamenti delle persone dalla propria abitazione, consentiti nei casi di necessità, e la facilitazione del ricorso al lavoro agile (lavoro da casa). Questo comporta un cambiamento degli stili di vita, in primo luogo per quel che riguarda la possibilità di fare attività motoria, ma anche per il controllo delle abitudini alimentari e di quelle voluttuarie, in particolare fumo e alcol.
Prestare attenzione, anche in questa situazione, al mantenimento di un equilibrato stile di vita è molto importante per evitare che, una volta usciti dall’emergenza, ci ritroviamo a fare i conti, individualmente e come popolazione, con un incremento di tutte quelle malattie che sono favorite o aggravate dalle abitudini comportamentali scorrette, come il diabete, le malattie cardiovascolari, i tumori e le malattie respiratorie croniche.
Per vivere bene e in buona salute bastano alcune semplici ma fondamentali regole, riassumibili in quattro temi:
corretta alimentazione
regolare attività fisica
attenzione all’alcol
niente fumo
Di seguito i consigli utili su come seguire corretti stili di vita anche restando in casa.
Corretta alimentazione
Cosa significa seguire una corretta alimentazione e a cosa serve
Seguire una corretta alimentazione significa prestare attenzione alla qualità e alla quantità degli alimenti che assumiamo ogni giorno. È importante adottare un’alimentazione varia e bilanciata, nella quale ciascun alimento concorra, con le sue specifiche proprietà nutrizionali, a garantire un apporto completo di tutte le sostanze necessarie al buon funzionamento dell’organismo. Ogni giorno/settimana devono essere assunti cibi tenendo conto dei diversi gruppi alimentari: cereali, legumi, tuberi, frutta e ortaggi, carne, pesce e uova, latte e derivati. Pertanto, è opportuno ricorrere alla combinazione di alimenti diversi, ciascuno dei quali apporti energia e specifici nutrienti. Importante anche ripartire nella giusta misura l’apporto calorico giornaliero degli alimenti: prima colazione 20%, spuntino della mattina 5%, pranzo 40%, spuntino del pomeriggio 5% e cena 30%.
La corretta alimentazione contribuisce a:
Consigli pratici per seguire una corretta alimentazione
apparecchia ogni volta la tavola e dedica tempo alla convivialità nei pasti perché momento di aggregazione con la famiglia. Se ci sono bambini, coinvolgili nella preparazione delle pietanze, così sarà più facile e divertente mangiare ciò che si è preparato insieme
per evitare un aumento di peso:porta in tavola solo quello che hai deciso di mangiare, evita l’abuso di sale, limita l’uso di grassi, riduci il consumo di bevande zuccherate e di dolci, limita o evita il consumo di bevande alcol
dai spazio ogni giorno a un’alimentazione corretta e variata, ricca soprattutto di frutta, verdura e legumi, ma anche con equilibrate quantità di pasta, riso e pane (meglio se integrali) e di alimenti di origine animale (pesce e carni bianche da preferire, latte e derivati, uova e, in minore quantità, carni rosse e salumi
se possibile, esponiti al sole almeno 10-15 minuti al giorno (balcone, finestra, terrazzo) per favorire la sintesi di vitamina D, indispensabile, insieme al calcio, per rafforzare le ossa e presente anche in alcuni alimenti soprattutto di origine animale (alcuni tipi di pesce, uova, funghi
limita i condimenti grassi, preferendo l’olio extravergine di oliva in moderata quantità
limita il consumo di sale. La riduzione dell’utilizzo di sale è importante perché riduce la pressione arteriosa, migliora la funzionalità di cuore, vasi sanguigni e reni, aumenta la resistenza delle ossa.L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo giornaliero di sale inferiore ai 5 grammi (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio). Le spezie e le erbe aromatiche possono sostituire il sale o almeno permettere di utilizzarne una quantità decisamente minore, conferendo uno specifico aroma al cibo.
attenzione all’alcol. Ricorda che l’alcol non è un nutriente (come lo sono ad esempio le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari) e il suo abuso è tossico per l’organismo, é potenzialmente cancerogeno e può dare una dipendenza superiore rispetto alle sostanze o droghe illegali.
La corretta alimentazione in 14 pillole
Bevi ogni giorno acqua in abbondanza (almeno 1,5l)
A tavola varia le tue scelte, la monotonia, infatti, non aiuta per un’alimentazione sana
Limita l’uso di sale e di zucchero
Consuma alimenti che forniscano almeno 25 grammi di fibra alimentare al giorno
Fai sempre una sana prima colazione, che, possibilmente, includa latte o yogurt e un prodotto da forno, ed evita di saltare i pasti
Consuma almeno 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura (meglio se 2 di frutta e 3 di verdura) arrivando almeno a 400 grammi, variando i colori dei vari prodotti. Ricorda che il succo di frutta, anche al 100%, non sostituisce mai la frutta fresca
Consuma quotidianamente cereali (pane, pasta, riso ecc.), privilegiando quelli integrali
Mangia pesce almeno 2-3 volte alla settimana, fresco o surgelato
Privilegia il consumo di carni bianche, limitando quello di carni rosse
Ricordati che i legumi forniscono proteine di buona qualità e fibre, includili nella tua alimentazione almeno 3-4 volte a settimana, magari con un piatto unico di cereali e legumi
Limita il consumo di alimenti ricchi di grassi, sale e zuccheri e di bevande zuccherate
Privilegia, come condimento, l’olio extravergine di oliva, ma senza esagerare
Privilegia la cottura a vapore, alla piastra, al cartoccio, limitando le cotture che prevedano aggiunte di grandi quantità di grassi
Ricorda che l’alcol non è un alimento e non esiste una quantità sicura e raccomandabile. Per la salute è meglio astenersi dal bere alcolici. Se ne bevi, limita le quantità e comunque non superare mai quelle considerate a basso rischio, ricordandoti di non bere mai a digiuno e durante le ore di lavoro.
Attività Fisica
Per mantenersi in buona salute è necessario “muoversi” cioè camminare, ballare, giocare, andare in bicicletta. Uomini e donne di qualsiasi età possono trarre vantaggio anche da 30 minuti di moderato esercizio quotidiano e non necessariamente dedicarsi ad un’attività sportiva specifica.
Stare a casa per periodi prolungati può esporre ai rischi per la salute dovuti alla sedentarietà. Soprattutto in questo periodo, fare un po' di movimento, ogni giorno, anche in casa diventa quindi fondamentale non solo per la nostra salute, ma anche per il nostro benessere psicologico. L’attività fisica infatti riduce lo stress e l’ansia, migliora l’umore e la qualità del sonno.
Quando l’emergenza sarà finita potremo ricominciare ad andare in bicicletta, correre nei parchi e giocare all’aria aperta. Nel frattempo cerchiamo di mantenere uno stile di vita attivo anche tra le mura domestiche svolgendo esercizi semplici, alla portata di tutti, che richiedono poco spazio, utilizzando arredi o utensili domestici, iniziando con molta gradualità nei limiti delle proprie capacità e condizioni.
Di seguito alcuni consigli utili.
Bambini
I bambini devono giocare, essere attivi fisicamente e trascorrere meno tempo seduti a guardare gli schermi, anche per una migliore qualità del sonno. Ci sono diverse attività che si possono fare in casa: possiamo ballare o marciare a suon di musica, saltare su un piede solo o camminare a saltelli, ma anche farci aiutare dai bambini nello svolgimento di piccoli lavori domestici (come mettere a posto i giocattoli, apparecchiare la tavola, aiutare con i panni), a cucinare o a svolgere piccoli lavori di giardinaggio. Le attività con la musica sono divertenti e permettono di allenare contemporaneamente il cervello e il corpo migliorando la coordinazione. Ci sono anche alcune attività “sedentarie” ma interattive, svolte con i genitori o i fratelli come lettura, narrazione, canto e puzzle che sono importanti per lo sviluppo del bambino.
Le indicazioni dell’OMS sul movimento nei bambini
i neonati (sotto l’anno di vita) dovrebbero muoversi più volte al giorno, in vari modi, soprattutto giocando a terra e per i neonati che ancora non si muovono vanno considerati almeno 30 minuti a pancia in giù (posizione prona) durante il giorno.
i bambini di 1-2 anni dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti (anche non consecutivi) in diverse tipologie di attività fisica di intensità, da moderata a vigorosa, durante l’arco della giornata e non devono rimanere seduti in seggiolini, passeggini ecc. per più di 1 ora alla volta o comunque seduti per lunghi periodi di tempo. Inoltre, per i bambini di 1 anno non è raccomandato passare del tempo guardando la televisione, video, o giocando ai videogiochi) e per quelli di 2 anni è consigliabile non stare più di un'ora al giorno davanti allo schermo. Tra le attività da seduti sono da privilegiare le attività come la lettura con un adulto.
i bambini di 3-4 anni dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti in movimento (anche non consecutivi) impegnandosi in diverse tipologie di attività fisica, di cui almeno 60 minuti di attività di intensità da moderata a vigorosa, durante l’arco della giornata. Anche per loro è consigliabile non stare troppo seduti e non trascorrere più di un’ora al giorno davanti allo schermo, privilegiando le attività come la lettura con un adulto. Tutte le occasioni per muoversi in casa sono importanti ad esempio ballare o marciare, saltellare (anche camminando), fare piccoli lavori domestici, etc.
bambini e adolescenti: 5-17 anni secondo le linee di indirizzo nazionali, in linea con le linee guida dell’OMS, i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 ei 17 anni dovrebbero praticare almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana. di intensità moderata-vigorosa.
A casa possiamo trovare molti modi per fare movimento. Molti giochi ed esercizi possono essere svolti senza pericolo in spazi ristretti, utilizzando una palla leggera o di spugna, facendo corsa sul posto, muovendosi a ritmo di musica o compiendo esercizi di coordinazione o equilibrio. E’ bene decidere e organizzare le attività insieme ai bambini, stabilendo le regole del gioco, e partecipare con loro per condividere un momento ludico e guadagnare benefici per la salute.
Adulti
Mantenere uno stile di attivo durante la pandemia COVID-19 è una sfida, le opportunità di essere fisicamente attivi sembrano essere più limitate e proprio per questo è ancora più importante pianificare la nostra attività fisica giornaliera e ridurre il tempo che trascorriamo seduti. Le attuali raccomandazioni dell'OMS sull’attività fisica per la salute della popolazione adulta consigliano di svolgere nel corso della settimana un minimo di 150 minuti di attività fisica aerobica d’intensità moderata oppure un minimo di 75 minuti di attività vigorosa più esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari 2 o più volte a settimana. Ciò può essere realizzato, ad esempio, attraverso 5 sessioni di esercizio ad intensità moderata a settimana della durata minima di 30 minuti oppure svolgendo almeno 25 minuti di esercizio di intensità vigorosa per 3 volte a settimana. L’attività di moderata intensità induce un modesto aumento della frequenza cardiaca e della ventilazione e consente solitamente di poter parlare agevolmente. L'attività di intensità vigorosa, invece, induceun dispendio energetico più elevato e quindi un maggiore e sostanziale incremento della frequenza cardiaca e della ventilazione polmonare. A tale intensità, normalmente, diventa più difficoltoso conversare, tanto da non riuscire a pronunciare che poche parole prima di riprendere fiato. La quantità di attività fisica raccomandata può essere frazionata nell’arco della giornata, iniziando sempre gradualmente e aumentando di volta in volta durata, frequenza e intensità dell’esercizio fisico.
L'attività fisica da svolgere anche in casa in 16 pillole
usare le scale al posto dell'ascensore, sia in discesa che in salita
svolgere le faccende domestiche ascoltando della musica
giocare con i figli
ballare a ritmo di musica
fare brevi camminate, ad esempio mentre si parla al telefono
marciare sul posto
partecipare a lezioni di ginnastica online gratuite
fare alcune attività di rafforzamento muscolare come sollevare pesi utilizzando bottiglie piene d'acqua o semplicemente usando il nostro peso corporeo e fare delle serie di piegamenti sulle braccia (push ups)
fare una serie di flessioni
fare esercizi “a corpo libero” effettuati sul posto (ad esempio piegamenti sulle gambe, effettuati anche semplicemente alzandosi ripetutamente da una sedia o dal divano)
utilizzare attrezzi da ginnastica come cyclette, tapis roulant, elastici, piccoli pesi, se li abbiamo in casa, per fare esercizio fisico
saltare la corda
correre e saltare sul posto
salire e scendere ripetutamente da uno scalino
alternare periodicamente la posizione seduta con quella in piedi (ad esempio ogni 30 minuti)
se si lavora in smart working, interrompere per pochi minuti ogni mezz’ora il lavoro per fare pause attive (ad esempio brevi camminate, piegamenti sulle gambe, alternanza della posizione seduta con quella in piedi) ed esercizi di stretching
Per raggiungere più facilmente i minuti raccomandati di attività fisica possiamo anche utilizzare “Video tutorial” disponibili gratuitamente on line, da fonti verificate e istituzionali, che descrivono esercizi semplici e alla portata di tutti, avendo cura di iniziare gradatamente se non siamo allenati. In questo periodo, anche i centri sportivi che frequentiamo abitualmente potrebbero offrire in rete lezioni e tutorial per permettere di praticare attività quale yoga, pilates e ginnastica dolce.
Se ci rilassiamo leggendo un libro o guardando la televisione, ricordiamo inoltre, che è necessario interrompere almeno ogni 30 minuti i periodi nei quali si sta in posizione seduta o reclinata, con 2-3 minuti di attività (pause attive).
Fumo
Il fumo di tabacco attivo e passivo nuoce gravemente alla salute e favorisce le infezioni respiratorie. Recenti studi condotti in Cina hanno evidenziato, infatti, un aumento di almeno tre volte del rischio di sviluppare polmonite severa da Covid-19 in pazienti con storia di uso di tabacco rispetto a non fumatori. Inoltre, un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori, con rischio più che doppio di aver bisogno di terapia intensiva e ventilazione meccanica.
Tra i fumatori sono diverse le malattie a trasmissione aerea più frequenti e spesso di maggiore gravità: non solo Tubercolosi e Influenza, ma anche SARS (Sindrome Acuta Respiratoria Severa), MERS (Sindrome Respiratoria Mediorientale) e infezioni da Coronavirus.
Il fumo facilita le infezioni respiratorie veicolando più volte al giorno nell’apparato respiratorio 7000 e più sostanze tossiche e favorendo la paralisi delle ciglia vibratili, uno dei principali meccanismi di difesa della mucosa bronchiale. Il conseguente ristagno di muco e la riduzione delle difese immunitarie causata dal fumo, facilitano infezioni da parte di virus e batteri.
Smettere di consumare qualsiasi prodotto del tabacco, o almeno ridurre il numero di sigarette fumate, è quindi sempre importante, ma oggi lo è ancora di più. Smettendo di fumare si guadagna salute subito e si ottengono molti benefici a lungo termine perché già dopo pochi giorni migliorano gli scambi gassosi a livello polmonare, migliorano la tosse e altri sintomi respiratori.
E’ fondamentale, inoltre, evitare assolutamente di esporre al fumo passivo familiari e/o persone che sono in casa con noi, soprattutto i più vulnerabili, come bambini e anziani, specie se affetti da patologie croniche. Si deve, inoltre, ridurre l’inquinamento dell’aria che respiriamo in casa, cercando di astenersi dal fumo in tutti gli ambienti domestici.
Va evitato anche l'uso di sigarette elettroniche e di altri prodotti a tabacco riscaldato, comunque dannosi per la salute.
L’istituto superiore di sanità in un Poster ha evidenziato, anche, che i fumatori potrebbero avere una maggiore vulnerabilità a contrarre l’infezione da nuovo coronavirus rispetto ai non fumatori. Questo deriverebbe dall’atto stesso del fumo: le dita, ed eventualmente le sigarette contaminate, arrivano a contatto con le labbra, e questo aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca.
Smettere di fumare è possibile in qualsiasi momento e quando lo si fa si guadagna salute subito e si ottengono molti benefici a lungo termine: già dopo pochi giorni migliorano gli scambi gassosi a livello polmonare, migliorano la tosse e altri sintomi respiratori.
Anche in questi giorni per avere informazioni e sostegno nel cercare di smettere di fumare è possibile rivolgersi al Numero Verde contro il fumo 800 554088 dell'Istituto Superiore di Sanità, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16. Si può contattare, naturalmente, anche il proprio Medico di medicina Generale. Non appena l’attuale situazione epidemica lo consentirà sarà possibile, inoltre, recarsi al più vicino dei Centri Antitabacco, presenti su tutto il territorio nazionale, dove operano specialisti in grado di aiutare i fumatori nel percorso della cessazione dal consumo dei prodotti del tabacco anche attraverso interventi personalizzati o di gruppo.
I 10 consigli degli esperti per smettere di fumare
Ricorda che smettere di fumare è possibile
Il desiderio impellente della sigaretta dura solo pochi minuti
I sintomi dell’astinenza si attenuano già nella prima settimana
Già dopo 20 minuti dalla cessazione del fumo si hanno i primi effetti benefici
Non tutti ingrassano quando si smette di fumare e comunque l’incremento di peso è moderato (2-3 Kg)
Quando si smette di fumare è bene bere abbondantemente, aumentare il consumo di frutta e verdura e muoversi di più
Se non si riesce a smettere da soli è bene farsi aiutare, consultando il medico di Medicina Generale, chiamando il Numero Verde contro il fumo 800554088 dell'Istituto Superiore di Sanità o rivolgendosi al più vicino Centro Antitabacco
Alcuni farmaci e un supporto psicologico sono validi aiuti per mantenere le proprie decisioni
Le ricadute non devono scoraggiare; ogni tentativo di smettere fa acquistare consapevolezza e può costituire uno stimolo per riprovare ancora
Non fumare influenza positivamente la salute, è un risparmio economico e salvaguarda la salute di chi ci sta intorno, soprattutto quella dei bambini e degli anziani
Alcol
Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol non è un nutriente (come lo sono ad esempio le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari), il suo abuso è tossico per l’organismo, é potenzialmente cancerogeno e può dare una dipendenza superiore rispetto alle sostanze o droghe illegali.
Attenzione all’alcol. I consigli degli esperti
1. Non bere alcolici a digiuno e se si deve guidare
2. L’Unità Alcolica (U.A.) è pari a 12 grammi di alcol puro, che corrispondono a:
una lattina da 330ml di birra a 4,5°
un bicchiere standard da 125ml di vino a 12°
un bicchierino da 40ml di superalcolico a 40°
3. Non superare le quantità considerate a basso rischio:
2 U.A. al giorno per gli uomini (18-65 anni)
1 U.A. al giorno per le donne
1 U.A. al giorno per gli ultra 65enni
zero U.A. al di sotto dei 18 anni e nelle donne in gravidanza e in allattamento
Fonte: Direzione generale della Prevenzione sanitaria
Per ulteriori informazioni
Sito ministero della Salute
Sito nuovo coronavirus
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-stili-vita
https://www.who.int/news-room/q-a-detail/be-active-during-covid-19
https://piccolipiuinforma.it/saperi-piu-attivi/
http://www.euro.who.int/en/health-topics/health-emergencies/coronavirus-covid-19/novel-coronavirus-2019-ncov-technical-guidance/stay-physically-active-during-self-quarantine
https://ofad.iss.it/
https://tobaccoendgame.it/
Data ultimo aggiornamento: 4 aprile 2020
Fonte: Ministero della Salute
L'EFSA osserva con attenzione la situazione relativa all'epidemia di coronavirus (COVID-19) che sta interessando un gran numero di Paesi in tutto il mondo. Attualmente non ci sono prove che il cibo sia fonte o veicolo di trasmissione probabile del virus.
Ha commentato Marta Hugas, direttore scientifico EFSA: "Le esperienze fatte con precedenti focolai epidemici riconducibili ai coronavirus, come il coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV) e il coronavirus della sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV), evidenziano che non si è verificata trasmissione tramite il consumo di cibi. Al momento non ci sono prove che il coronavirus sia diverso in nessun modo".
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha affermato che, mentre in Cina sono stati gli animali la probabile fonte dell'infezione iniziale, il virus si sta diffondendo da persona a persona, principalmente tramite goccioline respiratorie che le persone emettono quando starnutiscono, tossiscono o espirano. Maggiori informazioni su coronavirus e alimenti sono reperibili su queste domande frequenti del BfR, l'organismo tedesco preposto alla valutazione del rischio.
Scienziati ed Enti di tutto il mondo stanno monitorando la diffusione del virus e non si registrano segnalazioni di trasmissione tramite il cibo. Per tale motivo l'EFSA non è attualmente coinvolta nella risposta all'epidemia di COVID-19. Sta tuttavia controllando la letteratura scientifica per eventuali nuove e pertinenti informazioni.
Per quanto concerne la sicurezza alimentare l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha emanato una serie di raccomandazioni precauzionali tra cui consigli di buone pratiche igieniche durante la manipolazione e la preparazione dei cibi, come ad esempio lavarsi le mani, cucinare a fondo la carne ed evitare potenziali contaminazioni crociate tra cibi cotti e non. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web dell'OMS.
Fonte: ESFA
Caro Cliente, in questo momento di emergenza, bisogna essere determinati nel portare avanti il proprio lavoro. Ognuno di noi nel suo piccolo sta offrendo il massimo al fine di garantire a tutti noi quel minimo di quotidianità che ognuno merita; e per questo motivo che Alimenti e Ambiente S.r.l., seppur in modo diverso, continua la sua attività dando supporto costante alle imprese che soprattutto adesso necessitano del nostro aiuto. Anche se fisicamente impossibilitati vi garantiamo costante consulenza telefonica e documentale.
Al fine di agevolarvi ci teniamo a precisare che tutte le scadenze previste per questo mese verranno slittate al mese successivo o quanto meno prima possibile.
SARA' GARANTITA LA FORMAZIONE ALIMENTARISTA ON - LINE e la formazione sui luoghi di lavoro solo per la parte prevista in FAD (Formazione a distanza).
IMPORTANTE
PER GLI STUDI ODONTOIATRICI
Alimenti e Ambiente S.r.l. continuerà a supportare seppur a distanza e tramite autocampionamento i servizio legato al rischio legionellosi.
Inoltre grazie alla collaborazione di partner aziendali che si occupano di servizi per l'igiene ambientale, promuove interventi di sanificazione e disinfezione degli ambienti lavorativi di tutti gli studi odontoiatrici. Alla fine del processo di disinfezione verrà rilasciata relativa certificazione di quanto eseguito. SI RICORDA CHE GRAZIE AL DECRETO CURA ITALIA SARA' POSSIBILE DECURTARE IL 50% DELL'IMPORTO SPESO.
PER LE IMPRESE DEL SETTORE ALIMENTARE
Alimenti e Ambiente S.r.l. grazie alla collaborazione di partner aziendali che si occupano di servizi per l'igiene ambientale, promuove interventi di sanificazione e disinfezione degli ambienti lavorativi di tutte LE IMPRESE DEL SETTORE ALIMENTARE.
Alla fine del processo di disinfezione verrà rilasciata relativa certificazione di quanto eseguito. SI RICORDA CHE GRAZIE AL DECRETO CURA ITALIA SARA' POSSIBILE DECURTARE IL 50% DELL'IMPORTO SPESO.
INOLTRE
Per chi sta CONTINUANDO LA PROPRIA ATTIVITA' SOTTO FORMA DI DOMICILIO è necessario che verifichi di aver il proprio mezzo comunicato presso le ASP competenti e/o idonei contenitori di trasporto alimenti. Qualora non fosse così Alimenti e ambiente S.r.l. è disponibile sia per chiarimenti telefonici che per istruire la pratica, nel caso in cui il vostro mezzo non sia regolarmente autorizzato.
LE ATTIVITA' DI LABORATORIO DI ANALISI RIMANGONO APERTE - AD ESCLUSIONE DEL CAMPIONAMENTO. POTRETE SOTTO LA NOSTRA DIREZIONE EFFETTUARE L'AUTO-CAMPIONAMENTO, TRAMITE UN NOSTRO CORRIERE PROVVEDEREMO A INVIARE I CONTENITORI E A RITIRARLI PER POI ANALIZZARLI. I RISULTATI ANALITICI VI VERRANNO INVIATI TRAMITE EMAIL O ALTRO MEZZO COMUNICATIVO.
ALIMENTI E AMBIENTE EFFETTUA AI SENSI DELLA UNI EN ISO 10993-1:2010 LA VALUTAZIONE BIOLOGICA DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E MATERIALI; BASANDOSI SU UNA INIZIALE VALUTAZIONE DEL RISCHIO SULLO SVILUPPO DI OGNI NUOVO DISPOSITIVO - MASCHERINE.
Di seguito i nostri contatti:
Laboratorio 091.7739426
Dr. Calogero Raspanti 329.2463987 -Specializzando in microbiologia e virologia.
Dr. Giuseppe Mangiaracina 320.1131170 - Specialista in microbiologia e virologia
Dr. Gaetano Cirello 338.4306455 - Tecnico delle prevenzione
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Un membro dell’equipaggio della Nave della Legalità rientrata stamane a Civitavecchia dopo aver compiuto un viaggio a Palermo con 1500 studenti a bordo per le commemorazioni delle stragi di Capaci e di via d’Amelio, prima dell’inizio del viaggio, è stato sbarcato a Genova per ragioni di salute. Da successive indagini che sono state effettuate nel corso del ricovero in ospedale, il marittimo è risultato affetto da legionellosi che presumibilmente ha contratto a bordo.
Lo rende noto il ministero della Salute il quale precisa che la notizia è arrivata al Ministero e alle Unità territoriali di Civitavecchia e Palermo solo nel pomeriggio di giovedì, quando la nave era già giunta a Palermo. Il ministero ha subito disposto già a Palermo verifiche sull’attuazione delle misure di controllo per la riduzione del rischio di contaminazione, sottoponendo l’impianto idrico della nave a trattamento di skock termico e inibizione dell’uso dell’impianto di condizionamento.
La legionella non si trasmette da persona a persona: il ministero avverte quindi i presenti a bordo della nave, nel caso in cui si manifestino nei prossimi 10 giorni dal viaggio febbre, brividi, malessere, cefalea, confusione, nausea, tosse ecc a rivolgersi al proprio medico curante richiedendo appropriati esami per la diagnosi della malattia. Nel caso di persone con patologie o anziane queste comunicazioni vanno date al medico di famiglia anche in assenza di sintomi.
Articolo di Blog Sicilia
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