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Rintracciabilità Alimentare: Garantire la Sicurezza e la Qualità del Cibo

Cos'è e perché è un'importante sistema di prevenzione

Rintracciabilità alimentare: prodotti confezionati ritirati dagli scaffali di un supermercato

 

La rintracciabilità alimentare è il sistema attraverso il quale è possibile tracciare l'origine e il percorso di un alimento lungo tutta la catena di produzione, distribuzione e commercializzazione. Questo processo aiuta a identificare rapidamente la fonte di eventuali problemi o contaminazioni alimentari, consentendo alle autorità sanitarie di intervenire tempestivamente per proteggere la salute pubblica. La rintracciabilità è particolarmente importante quando si verificano casi di malattie alimentari o contaminazioni, in quanto consente di individuare i lotti di prodotti potenzialmente pericolosi e di ritirarli dal mercato in modo efficiente.

Ritiro dei prodotti alimentari non idonei o dannosi dal commercio

In questo contesto, i ritiri di prodotti alimentari sono una componente essenziale della strategia di controllo e sicurezza, poiché consentono di individuare e rimuovere prontamente dal mercato quei prodotti che:

  • potrebbero costituire un rischio per la salute pubblica, a causa di contaminazioni microbiologiche, chimiche o fisiche;
  • presentano difetti di qualità;
  • non possiedono un etichettatura corretta.

In Italia, il ritiro dei prodotti alimentari dal commercio è un fenomeno che coinvolge una vasta gamma di prodotti e può essere motivato da diverse ragioni:

  • Frutta e Verdura Contaminata: uno dei problemi più comuni è rappresentato dalla contaminazione da parte di pesticidi o agenti patogeni come la salmonella o l' E. coli. Questo porta al ritiro di lotti di prodotti freschi per garantire la sicurezza alimentare dei consumatori.
  • Prodotti Lattiero-Caseari: possono essere ritirati a causa di contaminazioni microbiologiche, come la presenza di listeria o salmonella, che mettono a rischio la salute dei consumatori.
  • Carne e Pesce: Ritiri frequenti coinvolgono carni rosse e pesce contaminati da batteri o da residui di farmaci utilizzati nella produzione animale.
  • Prodotti con Allergeni Non Dichiarati: Alcuni prodotti alimentari vengono ritirati a causa della presenza non dichiarata di allergeni, come latte, uova, frutta a guscio o glutine, che possono causare gravi reazioni allergiche nei consumatori.
  • Scadenza Superata: Il superamento della data di scadenza è un motivo comune per il ritiro di molti prodotti alimentari, anche se spesso non comporta un rischio diretto per la salute, ma una ridotta qualità del prodotto.
  • Problemi di Etichettatura: Errori nell'etichettatura dei prodotti, come informazioni nutrizionali inaccurate o ingredienti mancanti, possono portare al ritiro dei prodotti per garantire la corretta informazione dei consumatori.
  • Sospetto di Contaminazione Chimica: Talvolta, prodotti alimentari vengono ritirati a causa di sospetti di contaminazione chimica da parte di sostanze pericolose o non autorizzate.
  • Richiami Volontari: Alcune aziende effettuano richiami volontari di prodotti alimentari quando scoprono problemi potenziali o reali, anche se non sono stati segnalati danni alla salute dei consumatori.

 

I processi di rintracciabilità e ritiro dei prodotti dal commercio sono regolamentati da leggi e normative rigorose in molti paesi, che stabiliscono gli standard di sicurezza alimentare e le procedure da seguire in caso di emergenza. La collaborazione tra i produttori, i distributori, le autorità di regolamentazione e i consumatori è essenziale per garantire il successo di questi sistemi. Inoltre, l'uso delle tecnologie digitali, come i sistemi di tracciamento elettronico, sta contribuendo a migliorare ulteriormente la rintracciabilità alimentare, rendendo più efficiente l'individuazione e il ritiro degli alimenti pericolosi.

Come avviene in Italia?

La rintracciabilità coinvolge l'uso di documentazione raccolta da operatori del settore per isolare lotti produttivi in caso di emergenza e permette ai produttori e agli organi di controllo di gestire situazioni di pericolo attraverso la conoscenza dei processi produttivi. In passato, solo alcuni prodotti a rischio come carni, pesce e uova erano rintracciabili, ma dal 1° gennaio 2006, l'obbligo di rintracciabilità è stato esteso a tutti i prodotti agroalimentari.

I requisiti minimi per l'applicazione della rintracciabilità sono specificati in un accordo del 28 luglio 2005 tra il governo, le regioni e le province autonome. L'Italia è vincolata dai regolamenti dell'Unione Europea in materia di sicurezza alimentare. Il principale regolamento è il Regolamento (CE) 178/2002, che stabilisce i principi generali e i requisiti della legislazione alimentare, inclusi quelli relativi alla rintracciabilità.

 

Autrice: Silvia Quattrocchi






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