La rintracciabilità alimentare è il sistema attraverso il quale è possibile tracciare l'origine e il percorso di un alimento lungo tutta la catena di produzione, distribuzione e commercializzazione. Questo processo aiuta a identificare rapidamente la fonte di eventuali problemi o contaminazioni alimentari, consentendo alle autorità sanitarie di intervenire tempestivamente per proteggere la salute pubblica. La rintracciabilità è particolarmente importante quando si verificano casi di malattie alimentari o contaminazioni, in quanto consente di individuare i lotti di prodotti potenzialmente pericolosi e di ritirarli dal mercato in modo efficiente.
Ritiro dei prodotti alimentari non idonei o dannosi dal commercio
In questo contesto, i ritiri di prodotti alimentari sono una componente essenziale della strategia di controllo e sicurezza, poiché consentono di individuare e rimuovere prontamente dal mercato quei prodotti che:
In Italia, il ritiro dei prodotti alimentari dal commercio è un fenomeno che coinvolge una vasta gamma di prodotti e può essere motivato da diverse ragioni:
I processi di rintracciabilità e ritiro dei prodotti dal commercio sono regolamentati da leggi e normative rigorose in molti paesi, che stabiliscono gli standard di sicurezza alimentare e le procedure da seguire in caso di emergenza. La collaborazione tra i produttori, i distributori, le autorità di regolamentazione e i consumatori è essenziale per garantire il successo di questi sistemi. Inoltre, l'uso delle tecnologie digitali, come i sistemi di tracciamento elettronico, sta contribuendo a migliorare ulteriormente la rintracciabilità alimentare, rendendo più efficiente l'individuazione e il ritiro degli alimenti pericolosi.
Come avviene in Italia?
La rintracciabilità coinvolge l'uso di documentazione raccolta da operatori del settore per isolare lotti produttivi in caso di emergenza e permette ai produttori e agli organi di controllo di gestire situazioni di pericolo attraverso la conoscenza dei processi produttivi. In passato, solo alcuni prodotti a rischio come carni, pesce e uova erano rintracciabili, ma dal 1° gennaio 2006, l'obbligo di rintracciabilità è stato esteso a tutti i prodotti agroalimentari.
I requisiti minimi per l'applicazione della rintracciabilità sono specificati in un accordo del 28 luglio 2005 tra il governo, le regioni e le province autonome. L'Italia è vincolata dai regolamenti dell'Unione Europea in materia di sicurezza alimentare. Il principale regolamento è il Regolamento (CE) 178/2002, che stabilisce i principi generali e i requisiti della legislazione alimentare, inclusi quelli relativi alla rintracciabilità.
Autrice: Silvia Quattrocchi